Una delle cose che mi piace di più del mio lavoro è quella di conoscere persone speciali, di dialogare con loro stabilendo un legame empatico, di entrare per un momento nelle loro vite e di lasciare che loro facciano altrettanto nella mia, come a simboleggiare un arricchimento emotivo vicendevole.
Incontro Eugenio Gradabosco in un caldo tardo pomeriggio di questa estate così anomala, in un bar del centro di Torino e ordiniamo entrambi una cedrata, ricordando insieme la nota pubblicità con Mina come protagonista.
Lui è alto, massiccio, i folti capelli corti tendenti al rosso, come la barba.
Modesto, di una modestia quasi disarmante……
A leggere il suo curriculum ci si perde. Attore e doppiatore, ha recitato sia nel cinema (“Un colpo al cuore” con la Muti, tra gli altri) che in alcune sit-com come Piloti, con Enrico Bertolino e Max Tortora, e Camera Café, con Luca e Paolo.
Lo avrete visto senza saperlo in una moltitudine di pubblicità e in un sacco di film per la televisione.
Ha lavorato per la tv dei ragazzi (La Melevisione su RAI YO-YO) ed è actor coach, insegnante di musical, speaker ed animatore radiofonico.
Ma, soprattutto, ha fatto tantissimo teatro.
È così passato da Le Iene di Tarantino, a La strana coppia, A piedi nudi nel parco e I ragazzi irresistibili di Neil Simon, per arrivare a Pirandello, fino a Provaci ancora Sam di Allen, con la compagnia Lewis & Clark.
E poi ci sono ancora i classici, come il Miles Gloriosus di Plauto e l’Alcesti di Euripide.
Oggi il versatile Eugenio è alla vigilia di un nuovo debutto teatrale nel KING LEAR – LO STRAPPO di Shakespeare, per la regia di Oliviero Corbetta.
Lui sarà il fedele Conte di Kent, cacciato dal re, che rientra a corte sotto mentite spoglie per continuare a vegliare sul suo amato sovrano.
Ma cosa c’è di Eugenio nei personaggi che interpreta?
Lui si diverte a vivere le mille vite di ciascuno di loro, mettendoci dentro qualcosa della propria, ricercando nella memoria un sentimento o un’emozione provati nel passato che possa adattarsi a quello che sta vivendo sul palco interpretando un’anima diversa dalla propria.
E questo Conte di Kent è il personaggio che più gli assomiglia.
Lui lo descrive così: ” Carnale, grezzo e burbero, capace di grande amore, fedele, anche quando Lear lo caccia gli rimane accanto fino alla fine, rimanendo dalla parte della giustizia a costo della vita, strenuamente responsabile, uno dei pochissimi personaggi positivi di questo Shakespeare”.
Sicuramente ne ha fatta di strada, Eugenio, anche se lui minimizza raccontando di quando, bambino, si innamorò del mestiere di attore interpretando, con tanto di parrucca a caschetto, la Fatina Eugenia in una rappresentazione scolastica.
Non nego che ho riso molto pensandolo in quei panni, ma devo dire che di lui mi hanno molto colpito l’innegabile sensibilità e la straordinaria presenza oltre, come già detto, alla grande modestia.
Lui, come altri attori e personaggi dello spettacolo che ho incontrato in questi anni, è innegabilmente uno di quelli bravi, che se fosse nato in America oggi sarebbe conosciuto ovunque.
Il nostro Paese, purtroppo, non premia che i soliti noti, non dando spesso le giuste opportunità a quelli che veramente lo meriterebbero.
Scrivo con piacere di Eugenio anche perché lui è il creatore, con la complicità del comune amico Mario Acampa, del brand AmorEUniversale, che realizza una serie di magliette personalizzabili, una parte del cui ricavato viene devoluto in beneficenza a “Casa Alessia”, un’associazione no profit che opera in Africa e che si occupa principalmente di progetti legati all’infanzia.
Avete capito perché “Il cuore di Eugenio”?
Anche il nostro blog ha avuto la sua maglietta dedicata ❤️
Noi vi invitiamo ad andare a teatro, come sempre, e soprattutto vi invitiamo ad andare a vedere questo RE LEAR, dal 23 luglio al 5 agosto, a Palazzo Chiablese a Torino.
Un abbraccio
Hermy & Mom