Giovedì 19 gennaio party a Torino presso la sede della Pellicceria Borello di Piazza Lagrange dedicato alla proclamazione della foto vincitrice del contest organizzato in collaborazione con K-WAY.
L’idea è nata dal progetto Fur.Be, vale a dire l’opportunità di trasformare una pelliccia di famiglia in un capo ultra moderno e colorato K-WAY.
La foto vincitrice del contest Borello Torino & K-WAY
Vincitrice del contest la brava fotografa Letizia Toscano con questa foto sui toni del rosa cipria.
Party riuscitissimo, tantissime le persone presenti che hanno potuto ammirare gli scatti dei vari fotografi in gara proiettati nel salone dell’atelier.
La vincitrice, fotografa e art director del progetto, ha colto appieno lo spirito dell’iniziativa che è quello del riciclo e dell’innovazione di un materiale come la pelliccia, nel pieno rispetto del discorso ambientalista e non solo.
Un altro scatto realizzato da Letizia Toscano per il contest
Lo staff che ha preso parte al progetto è composto da:
Sabato 5 dicembre alle ore 21 il Teatro Matteotti di Moncalieri (TO) propone InDOLORE, testo e regia di César Brie.
L’opera racconta la storia in una coppia di sposi da momento in cui varcano la soglia della casa che dovrebbe rappresentare il loro nido d’amore e che li vede pieni di speranze e di buoni propositi. La casa piano piano diventa una sorta di ring in cui la donna e i figli subiscono la violenza dell’uomo e i suoi sfoghi, una sorta di prigione dove tutti sono rinchiusi, lui compreso, dalle loro paure.
Si tratta di un’opera di denuncia di quello che accade sempre più spesso tra le mura domestiche, un luogo in cui la violenza anche verbale, spesso non è che una richiesta di aiuto che si trasforma in una tragedia per chi abita in quella casa. Da queste situazioni si esce sempre sconfitti, se non feriti o morti e comunque con conseguenze psicologiche indelebili.
Testo e regia César Brie
Con Adalgisa Vavassori e Gabriele Ciavarra
Musiche pietro Traldi
Scene e costumi Paola Tintinelli
Disegno luci César Brie
Domenica 5 luglio 2015 avrà luogo la quarta edizione di Cena in Bianco Torino, oramai un appuntamento imperdibile per i torinesi.
Quest’anno è stata scelta come location la suggestiva cornice della Reggia di Venaria, la piccola Versailles orgoglio locale famoso in tutto il mondo per l’interesse storico ed architettonico che racchiude.
E’ stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997.
Costruita nella seconda metà del 1600, nasce come residenza di caccia della famiglia Savoia.
Regole fondamentali per la serata il rispetto del total white e della natura.
La stilista Paola Benedetta Cerruti, già collaboratrice della Maison Valentino, presenta oggi nella sua Torino presso l’Atelier Beaumont, di Via Claudio Beamont 8, le nuove collezioni SOPHIA e PARADISEWEAR.
E’ un sano ritorno al concetto di sartorialità e su misura, un viaggio a ritroso nel concetto di lusso e di Alta Moda che la città sabauda ha contribuito a far conoscere in Europa nel periodo a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, ospitando anche nomi come le Sorelle Fontana.
In quell’epoca le signore torinesi erano considerate le donne più eleganti d’Europa, seconde solo alle parigine. Il concetto di eleganza è insito nell’Haute Couture, dove il ricamo, il seguire le linee del corpo della cliente, l’esaltarne le qualità, rende così prezioso il lavoro dello stilista.
Abito da cocktail in satin di seta Collezione Sophia
Noi saremo lì per voi, per portarvi una ventata di sogni.
Questa sera presso la boutique Dario Cavallo di Torino si terrà l’evento NOI/LORO – Penna&Argilla, un format innovativo che vedrà interagire il progetto figurativo dello scultore Salvatore Soccodato con l’opera poetica di Alessandro Marconetti.
Durante la serata l’attrice Sonia Belforte interpreterà alcuni versi e canti.
Le sculture di Salvatore Soccodato rimarranno esposte presso la boutique Dario Cavallo fino a fine maggio.
Debutta venerdì 13 febbraio al Teatro Gobetti di San Mauro Torinese alle ore 21 “Finalmente a casa”, una sana commedia all’italiana scritta da Sergio Rosa Cardinale, per la regia di Enrico FASELLA.
Una commedia degli equivoci brillante e piena di ritmo che certamente vi procurerà più di una risata.
Con Domenico BERARDI, Milena ALBERTONE, Paola ANASTASIO, Angela GIANTURCO e Alfonso RINALDI.
È stato bello partecipare alla terza edizione di Cena in Bianco 2014, questa volta ambientata nel salotto buono di Torino, quella Piazza San Carlo che ospita molte delle manifestazioni più importanti del capoluogo sabaudo.
Una folla impressionante (più di 11.000 persone …) si è diretta con ogni mezzo al luogo dell’appuntamento, portando con se tutto il necessario per allestire i tavoli e regalarsi una serata diversa dal solito.
I partecipanti, carichi di addobbi di ogni tipo, riconoscibilissimi nei loro abiti bianchi, decorati con fiori e accessori preparati con cura maniacale, sono arrivati al luogo prestabilito tutti con grande allegria e disponibilità. E la cosa che ha proprio contraddistinto questa manifestazione è stata proprio l’estrema civiltà e la pulizia che i partecipanti hanno lasciato quando la festa è finita.
Sebbene a posteriori alcuni abbiano cercato di sollevare delle polemiche su questa manifestazione, nel merito delle quali non voglio e non posso entrare, credo che il significato di questa cena sia stato quello di regalare ai torinesi la possibilità di godere di un attimo di celebrità con pochi mezzi e la forza che solo la massa può donare. Un attimo di notorietà non costoso, ma pieno di gioia ed entusiasmo.
In un momento storico così difficile, dove tutti fanno i conti con la fine del mese, la possibilità di evadere e di sentirsi protagonisti per una sera, credo sia un grande regalo che faccia bene innanzitutto allo spirito.
Noi eravamo presenti come ad una bella festa tra amici.
Silvia & Mimmo
Il designer Andrea Seano con Luciana Vannulli
Mara Di Vizia e il suo Cactus Bianco (Turin Gallery)
La make-up art artist Lara Mauri ed io
People
Le foto di questo articolo non sono perfette, ne’ troppo fashion, ma sono l’immagine speculare di quella sera.
Le ho scelte appositamente così perché meglio rappresentavano, a mio avviso, lo spirito dell’iniziativa.
Sperando di avervi fatto cosa gradita.
Che il salotto buono di Torino potesse riservare delle sorprese ce lo aspettavamo da tempo, ma la manifestazione Voce del Verbo Moda, organizzata dal 20 al 23 marzo da Il Circolo dei Lettori ha sbancato il botteghino.
Una straordinaria affluenza di visitatori, sia nelle boutique che hanno aderito all’evento, sia presso la sede di Via Bogino, e personaggi noti del mondo della Cultura e della Moda che hanno preso parte alla manifestazione, tra i quali le stiliste Chiara Boni e Stella Jean, astro nascente di un mercato trasversale che coniuga stile e gusto multietnico in un tripudio di fantasie e colori veramente innovativo.
Noi abbiamo aderito a questa iniziativa partecipando, presso la sede della boutique POSH in Via Roma 218, a Personaggi in Cerca di Moda.
L’intento era quello di dimostrare come posh non sia uno status, ma uno stato d’animo.
Così l’architetto Valentina Farassino, la professional Silvia Dompe’, il designer Andrea Seano ed io, in qualità di fashion blogger, abbiamo conversato con il pubblico e nel corso di un’intervista con Angelo Barra, su come la moda sia necessità e gioco nello stesso tempo.
Andrea Seano, Silvia Dompè, Ulderica Masoni, Angelo Barra e Valentina Farassino
L’idea era quella di interpretare 3 momenti diversi della giornata di ognuno di noi, dal momento lavorativo alla sera, passando attraverso il pranzo o la cena di lavoro.
Valentina Farassino ha dato la propria interpretazione del termine Moda con il suo stile rock e informale, ma non per questo meno femminile, una donna che di giorno lavora in un mondo prevalentemente maschile, ma che la sera si vuole concedere qualcosa di più audace.
Per lei predominano il nero e i colori assoluti e brillanti, gli abiti femminili abbinati ad accessori grintosi, gli anfibi e le calze colorate. Una donna che sa quello che vuole, si veste bene, ama lo stile pulito ma deciso di Jean Paul Gaultier per la sera e il tartan di Vivienne Westwood e il jeans grigio di Karl Lagerfeld per il giorno.
Abito-chiodo Jean Paul Gaultier Mono orecchino Pepitosa Bijoux
Silvia Dompè lavora presso un importante istituto di credito e i clienti che incontra si aspettano da lei di conoscere una persona rassicurante e che comunichi fiducia.
Se di giorno Silvia predilige il pantalone rosso e la camicia bianca più formale firmata Viktor & Rolf abbinata ad una coloratissima giacca a sacchetto di Stella Jean, la sera mantiene la scelta del pantalone con un meno convenzionale bianco e nero di Marc Jacobs nella fantasia Radio Waves, abbinato ad un top nero di Vivienne Westwood e ad un’iconica minaudiere di Jean Paul Gaultier in metallo argento, rivestita in pelle nera, a ricreare lo storico packaging del profumo simbolo della Maison.
Top Vivienne Westwood, pantalone e cintura Marc Jacobs, minaudiere Jean Paul Gaultier
Per il miei outfit io, invece, ho puntato essenzialmente sul discorso colore e sugli abbinamenti di fantasie.
Sono passata da un total look firmato Stella Jean, il mio trip per la stagione estiva, condito con accessori firmati Vivienne Westwood, a un look pomeridiano completamente ispirato a Karl Lagerfeld giocato sul binomio bluette/nero, per ritornare la sera a brillare con uno splendido abito con ampia scollatura sulla schiena culminante in un enorme fiocco sempre della Jean. Questo abito , come tutta la collezione di Stella Jean, è realizzato in puro cotone prodotto nel Burkina Faso dalle donne appartenenti alla comunità locale, nell’ambito di un progetto equo e solidale il cui motto è NOT CHARITY BUT WORK, che permette a chi partecipa a questa operazione di mantenersi autonomamente, senza ricorrere ad aiuti provenienti dall’altra parte del mondo.
Sempre della stessa stilista le scarpe tacco 12, mentre la borsa è la mitica Isabella Rossellini di BULGARI, qui declinata in un colore rosso corallo e realizzata in vitello palmellato. Orecchini in rafia Pepitosa Bijoux.
Abito e decoltè Stella Jean, borsa Isabella Rossellini di Bulgari, orecchini Pepitosa Bijoux
Particolare della scollatura
Andrea Seano è uno dei designer emergenti più interessanti nel mondo delle calzature. E’ passato dal disegno tessile, al disegno di complementi d’arredo fino ad arrivare a realizzare la scarpa simbolo della donna torinese, quella Lucy che lui ha ideato lo scorso anno ispirandosi a Luciana Littizzetto e che lei indossata spesso nelle occasioni ufficiali. Oggi la gamma di scarpe design di Andrea si sta ampliando e lui ci riserverà presto un’anteprima delle sue creazioni.
Qui lo abbiamo fotografato con la creazione che contraddistingue il suo stile, quella Lucy in raso nero, colore prediletto dalle donne sabaude, col tacco che ricrea la forma caratteristica della Mole Antonelliana.
Andrea Seano e le sue Lucy
Particola del tacco a Mole Antonelliana delle Lucy
La descrizione completa di tutti gli abiti e degli accessori, presentati da Francesco Muselli, contitolare della boutique POSH di Torino, e da me, la potete trovare in questo video prodotto da Onicmedia su Youtube.